IL M. BARTOLO PROTESTA: “NON TOCCATE LA NOSTRA SCUOLA” pubblicato il 23/10/2019
“La scuola è un diritto, pagate l'affitto!” Hanno esordito così i ragazzi dell'istituto superiore Michelangelo Bartolo di Pachino lo scorso venerdì 18 ottobre davanti agli edifici della prefettura di Siracusa. Da qualche anno, infatti, il plesso di Viale A. Moro, che ospita rispettivamente le classi del liceo scientifico, classico, scienze umane e scienze applicate, si trova sotto imminente minaccia di sfratto. Il debito ammonterebbe a 400mila euro e l'ex provincia, fino ad ora, non ha mai dato segno di muoversi al fine di risarcire i proprietari dell'immobile data la mancata disponibilità di fondi economici.
“Dobbiamo dimostrare di essere forti anche davanti alle difficoltà.” Le parole con cui il preside Antonio Boschetti, lo scorso 21 ottobre presso il cinema Politeama di Pachino, in occasione dell'assemblea d'istituto dal tema “Diritto allo studio ed edilizia scolastica”, ha rassicurato i suoi mille studenti incitandoli a non arrestarsi di fronte alle difficoltà, ma a credere nell'unione e nella speranza. Il diritto allo studio è inviolabile ed essendo tale devono essere proprio gli studenti a reclamarlo con coraggio e determinazione.
Ed è proprio il desiderio, o meglio, il bisogno di certezze, a spingere gli studenti del Bartolo a protestare. “Siamo stanchi di ricevere solo promesse, adesso vogliamo delle risposte”. Sono queste le disperate richieste degli alunni i quali non si sentono tutelati da chi, invece, dovrebbe garantire loro il diritto ad istruirsi e formarsi in un ambiente sereno.
Professori, alunni e personale ATA stanno vivendo una situazione di disagio, dovuta alla possibilità di sfratto, sentenziata in tribunale, e a tutte le conseguenze che ne deriverebbero: mancata disponibilità di locali, problemi a livello logistico e di organizzazione. In occasione dell'assemblea d'istituto, sono state invitate anche alcune figure che si sono impegnate nel tentativo di trovare delle possibili soluzioni o alternative, quali la commissaria Licitra, la dottoressa Cannata, il sindaco del comune di Portopalo Montoneri, Stefano Zito e Giuseppina Caschetto. L'intervento che più tra tutti ha commosso l'udienza è stato quello di un ospite del tutto unico e speciale, Ture Nao, un piccolo robot proveniente direttamente dal team di robotica del Bartolo.
Dopo aver dilettato il pubblico con un simpatico balletto, anche lui si è soffermato sull'attuale condizione dell'istituto, affermando: “La sede di una scuola non è solo l'edificio, è un pezzo di storia. I politici devono comprendere che non è solo una questione di affitto, ma è anche una questione di affetto. La disattenzione dei politici e della politica non può portare allo sfratto del Bartolo, né al vagabondaggio degli studenti. Cosa dobbiamo fare di più, e cosa possiamo fare di più per convincervi ad essere più attenti nei confronti della nostra scuola e di tutte le scuole?” Il Bartolo fa sentire il suo dissenso, lo dimostra apertamente e attraverso tutti i mezzi di cui dispone: piccoli robot, nonché i frutti di grandi eccellenze, menti creative e colme di voglia di imparare. Si scaglia contro le ingiustizie e pretende risposte.
Il fermento e la grinta degli studenti hanno colpito gli ospiti presenti durante l'assemblea, che hanno accolto con grande entusiasmo lo spirito critico degli interventi degli alunni. Il prossimo 24 ottobre l'ufficiale giudiziario chiederà lo sgombero volontario dello stabile di Viale Aldo Moro e tra le varie proposte sul tavolo, c'è anche quella che prevede lo smembramento dell'istituto in plessi diversi, ma Boschetti controbatte: “Sarebbe proprio improponibile pensare di spezzettare l'istituto in tanti altri istituti.
La situazione diverrebbe totalmente ingestibile.” Non si tratta solamente di trovare una sistemazione per circa 600 alunni attualmente iscritti, ma il motivo principale per cui si battono questi studenti è la tutela e la garanzia di un futuro. Considerano inconcepibile il fatto di dover scendere in piazza e protestare per un diritto come quello allo studio, che dovrebbe essere garantito a priori.
L'unica speranza, attualmente, risulta essere quella di una proroga dell'ordine di sfratto. Nel frattempo, gli studenti del Michelangelo Bartolo di Pachino continuano la loro protesta e non sembrano avere intenzione di arrendersi.
“La scuola è nostra, giù le mani!”
Giulia Cicciarella V E
Nao alla riscossa contro lo sfratto della scuola! pubblicato il 20/10/2019
Continua la protesta degli studenti del nostro Istituto contro lo sfratto previsto per il 24 ottobre prossimo.
Il Libero Consorzio di Siracusa (chiamato a sostituire la Provincia Regionale), sempre più in situazione di grave dissesto economico, non è stato in grado di far fronte ai canoni di locazione dell’immobile. A causa della morosità che si trascina avanti, e senza soluzione alcuna, da quattro anni, il Tribunale di Siracusa si è pronunciato a favore della proprietà disponendo, con ordinanza, lo sgombero dell'edificio, e fissando per il prossimo 23 ottobre il termine ultimo per il rilascio dell’immobile di via Moro.
Nei giorni scorsi la vicenda è approdata a Palermo. A occuparsi del caso è stata la V Commissione Cultura, Formazione e Lavoro dell’Ars. Le risposte ci sono state: il bilancio del 2020, per fronteggiare la situazione, potrebbe prevedere una somma a favore dei proprietari pari a duecentomila euro. Ma i tempi sono da loro considerati troppo lunghi (si parla della prossima primavera), mentre da subito c'è da garantire la prosecuzione delle attività scolastiche per seicento alunni. Difficile da seguire anche la strada di altri plessi disponibili: sul territorio non esistono stabili capaci di contenere la popolazione scolastica della sede centrale del "Bartolo" che conta anche laboratori, palestre, un'aula magna e uffici amministrativi. L'annunciato sfratto rischia di mettere in ginocchio le attività della scuola. Da qui l'avviata protesta degli studenti e delle loro famiglie, e l'accorato appello del Dirigente Scolastico, prof. Antonio Boschetti, e del Consiglio d'Istituto alle Istituzioni per una pronta soluzione del problema.
Venerdi 18 ottobre oltre 400 dei nostri studenti sono sfilati per le strade di Siracusa in segno di protesta sino agli uffici della Prefettura, per reclamare a viva voce il diritto allo studio.
L'assemblea di istituto di lunedì 21 ottobre ha visto gli interventi di alcuni politici, deputati regionali del territorio e la commissaria prefettizia del Comune di Pachino, Giovanna Licitra, che ha mostrato un pizzico di ottimismo nel chiedere una proroga almeno fino al termine dell'anno scolastico.
Gli studenti hanno messo in campo anche il robot NAO nel chiedere il sacrosanto diritto allo studio e fermare lo sfratto che è già divenuto esecutivo. Ma nè l'assemblea, nè gli appelli di certi politici, hanno fatto cambiare di una sola virgola la decisione dei proprietari dell'immobile, il gruppo Beninato. La soluzione che si prospetta all'orizzonte per gli organi istituzionali che non riescono a trovare i soldi per evitare lo sfratto, è quelloa di decentralizzare l'istituto trasferendo le classi in altri locali sparsi di proprietà del Comune nel territorio.
Giovedì, comunque, in viale Aldo Moro si presenterà l'ufficiale giudiziario per prendere possesso dell'edificio e oltre 800 ragazzi saranno ufficialmente senza una scuola!
Piano annuale delle attività 2019-2020 pubblicato il 03/09/2019
Deliberato dal Collegio Docenti del 2 settembre 2019, il Piano annuale delle attività proposto, prima dell’inizio delle lezioni, dal dirigente scolastico. Salvo qualche successiva puntualizzazione ecco quì il file PDF.
Solidarietà alla prof.ssa Rosa Maria Dell’Aria pubblicato il 23/05/2019
MOZIONE DEL COLLEGIO DEI DOCENTI
DELL’ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE
“MICHELANGELO BARTOLO” – PACHINO – (SR)
IN DIFESA DELLA LIBERTA’ DI INSEGNAMENTO E DI ESPRESSIONE
Al Ministro dell’Università e della Ricerca
Alla professoressa Rosa Maria Dell’Aria
Al collegio dei Docenti e agli Studenti dell’Istituto “V. Emanuele II” di Palermo
Agli Organi di Stampa
A tutte le sigle sindacali
Al sito web dell’Istituto
Il Collegio Docenti dell’Istituto Superiore “M. Bartolo” di Pachino riunitosi in data 22 maggio 2019, con la presente mozione vuole palesare grave preoccupazione, indignazione e profondo dissenso per il provvedimento di sospensione dall’insegnamento, con conseguente interruzione dello stipendio, inflitto dal Provveditorato agli Studi di Palermo, alla professoressa Rosa Maria Dell’Aria, colpevole di non aver censurato la libertà di espressione dei propri allievi.
In occasione della “Giornata della Memoria” gli alunni della collega avevano prodotto un lavoro multimediale nel quale paragonavano la violazione dei diritti umani contenuta nelle leggi razziali del 1938, alle limitazioni prodotte dal cosiddetto “Decreto Sicurezza” dell’attuale Ministro degli Interni, sulle vite dei migranti.
E l’accusa rivolta alla docente è stata quella di non essere intervenuta per impedire tali analogie, garantendo pertanto agli studenti la libertà di ricerca, di informazione e, quella ancor più grave, di espressione.
Riteniamo che l’intera vicenda mortifichi la dignità umana e professionale della professoressa Dell’Aria e di tutti i docenti impegnati quotidianamente nella formazione dei cittadini consapevolmente partecipi alla vita della comunità e del territorio, offrendo loro degli strumenti culturali utili a comprendere e modificare la realtà.
Reputiamo che quanto accaduto vìoli la libertà di espressione e di insegnamento garantite dalla Costituzione italiana con gli articoli 21 e 33; articoli nei quali si ribadisce che la Scuola della Repubblica ha il suo cardine nella garanzia della libertà di insegnamento, nel diritto degli studenti di apprendere e di rielaborare criticamente e creativamente le conoscenze.
Quanto accaduto ci allarma perché corrisponde alla negazione del pensiero critico che è lo strumento principe e fondante di una cultura vivace, ampia e costruttiva.
Il Collegio docenti dell’Istituto “M. Bartolo” nell’esprimere la propria vicinanza e solidarietà alla collega Dell’Aria, crede fermamente che l’insegnamento abbia come finalità principale quella di creare coscienze critiche e libere per riflettere sul passato, comprendere, vivere e cambiare il presente e lo sguardo rivolto alla salvaguardia del futuro.
Alla collega Rosa Maria Dell’Aria vogliamo dire che non è sola!
Il suo caso diventa il nostro caso perché attraverso la punizione che è stata inflitta a lei e ai suoi studenti, è stato punito l’intero sistema scolastico, nella sua libertà di istruire e di educare, nella sua autonomia di pensiero, nella sua capacità di insegnare la realtà del mondo.
Per questo crediamo che ci si debba muovere in massa docenti, studenti, dirigenti, ata e sindacati, per sostenere la collega e per dare un forte segnale di difesa della scuola pubblica statale e della Costituzione.
Il Collegio dei docenti dell’Istituto “Bartolo” di Pachino, nell’esprimere ancora solidarietà alla collega Dell’Aria e agli studenti coinvolti, con la presente Mozione chiede l’annullamento dell’inaccettabile sanzione da lei subìta e chiede al Ministro Bussetti di mettere in campo azioni concrete per tutelare le libertà democratiche dei docenti e degli studenti in tutte le scuole del Paese.
Esami di Stato, prova orale: chi prepara le buste, cosa si troverà dentro? pubblicato il 16/02/2019
Il Miur ha proposto una serie di FAQ sugli Esami di Stato 2019 della scuola secondaria di II grado per accompagnare studenti e docenti verso questo nuovo traguardo.
Chi preparerà le buste per la prova orale?
Sarà la Commissione stessa a predisporle, in un’apposita sessione di lavoro. Nelle buste vi saranno materiali utili per poter avviare il colloquio. La scelta dei materiali (testi, documenti, progetti, problemi) sarà effettuata tenendo conto della specificità dell’indirizzo e del percorso effettivamente svolto nella classe secondo le indicazioni fornite dal Consiglio di Classe nel documento che sarà predisposto entro il 15 maggio, proprio in vista dell’Esame di Stato.
Ci saranno sempi di come si svolgerà l’orale?
Il Ministero predisporrà esempi significativi delle tipologie di materiali simili a quelli che potrebbero essere proposti all’orale dalle singole commissioni che dovranno tenere conto dello specifico percorso della classe.
Cosa troveranno gli studenti nelle buste?
Ci saranno materiali che forniranno uno spunto per l’avvio del colloquio. Un testo poetico o in prosa, un quadro, una fotografia, un’immagine tratta da libri, un articolo di giornale, una tabella con dei dati da commentare, un grafico, uno spunto progettuale, una situazione problematica da affrontare: sono tutti esempi che di ciò che le commissioni potranno scegliere per introdurre un percorso integrato e trasversale che permetta di affrontare lo specifico contenuto delle discipline.
Pagella di scolaro in fondo al mare pubblicato il 20/01/2019
Affogato nel mar Mediterraneo a quattordici anni, con la pagella dei voti scolastici cuciti in una tasca, mentre stava cercando di arrivare in Europa a bordo di un barcone. E' la storia di un adolescente migrante del Mali, diventata ora virale in Rete. La vicenda risale al 18 aprile 2015 e il ragazzo è una delle 1100 persone che persero la vita durante il più grande naufragio nel Mar Mediterraneo dalla Seconda Guerra Mondiale. In questi giorni la notizia è tornata in primo piano sui social e sui media grazie al racconto di Cristina Cattaneo, il medico legale che negli ultimi anni si è occupata di riconoscere i corpi dei migranti annegati in mare, che ne ha parlato durante un’intervista a Il Foglio.
Durante un’autopsia, Cristina Cattaneo,medico legale, trova una pagella piegata con cura,cucita nella povera tasca di un quattordicenne proveniente dal Mali,affogato durante il passaggio nel mediterraneo: la speranza del suo viaggio verso l’Europa.
Al quotidiano Il Foglio, Cattaneo ha parlato del suo libro “Naufraghi senza volto”, nel quale racconta il lavoro svolto sui corpi ritrovati nel peschereccio affondato nel 2015. Oltre alla vicenda della pagella, ci sono tanti altri dettagli sugli oggetti ritrovati sui corpi, dalle cuffiette ai medicinali fino a sacchetti di terra che varie persone in viaggio sul barcone portavano con sé, forse per ricordarsi della loro terra d’origine.
Al ragazzo migrante annegato nel Mediterraneo, con il documento della scuola cucito nella giacca, il grande filosofo Aldo Masullo dedica i suoi versi
PAGELLA DI SCOLARO IN FONDO AL MARE
La portavi cucita sul petto - medaglia al tuo valore risorsa estrema per avere almeno un poco di rispetto - l’orgogliosa pagella di scolaro tu, solitario ragazzino perso nell’immensa incertezza del migrare corpicino in balia d’infide forze. Non t’è servita a salvarti la vita ma t’è rimasta stretta sopra il cuore fedele come il cane di famiglia a custodir del tuo abbandono l’onta e finalmente sbatterne l’orrore in faccia all’impunita indifferenza della presente umanità d’automi.
Alice Merton (Francoforte sul Meno, 13 settembre 1993) è una cantante tedesca con cittadinanza canadese e britannica.
Nasce nel settembre 1993 a Francoforte sul Meno da madre tedesca e padre irlandese. Durante l'infanzia si trasferisce molte volte con la propria famiglia a causa del lavoro del padre, consulente minerario. All'età di soli tre mesi si trasferisce con la famiglia in Connecticut. Poco dopo si trasferisce a Oakville in Canada, dove vive fino ai 13 anni, quando la famiglia si trasferisce a Monaco di Baviera. Qui, spinta ad imparare la lingua tedesca per riuscire a comunicare con la nonna materna, frequenta una scuola superiore in lingua tedesca prima di diplomarsi e trasferirsi nel Regno Unito. Nel 2013 ritorna in Germania ed inizia i propri studi musicali presso la Popakademie Baden-Württemberg a Mannheim, dove si laurea come compositrice e cantautrice. Grazie al successo internazionale del suo brano No Roots vince l'edizione del 2018 degli European Border Breakers Awards.
Crescendo vive in Ontario, Connecticut, New York, Monaco di Baviera, Bournemouth, Londra, Berlino e altre città. A causa della sua vita trascorsa fra diversi paesi e culture, Alice Merton ha più volte dichiarato di sentirsi legata a Canada, Regno Unito, Germania e Francia, paese di attuale residenza della madre.
TESTO
TRADUZIONE
They’ve got fire Well I’ve got lightning bolts They keep hunting Tryin’ to kill my hope
And everywhere I go I see them in the corner of my eye Shoutin’ that it’s over Shoutin’ that I’d stop the fight
Can somebody tell me How to win a fight? Can somebody tell me Is the fear inside?
I wanna learn how to live Without the consequences I wanna learn how to live Without the consequences
(I wanna learn how to live) Ooh-ooh ooh-ooh Ooh, ooh-ooh (Without the consequences) Ooh-ooh ooh-ooh Ooh, ooh-ooh (I wanna learn how to live) Ooh-ooh ooh-ooh Ooh, ooh-ooh (Without the consequences) Ooh-ooh ooh-ooh Ooh, ooh-ooh
I can see them waitin’ Outside the window Tryna tell me how to live Oh they won’t go
I can see them waitin’ Outside the window Tryna tell me how to live Oh they won’t go
Oh they won’t go Oh they won’t go Oh they won’t go
(I wanna learn how to live) Ooh-ooh ooh-ooh Ooh, ooh-ooh (Without the consequences) Ooh-ooh ooh-ooh Ooh, ooh-ooh (I wanna learn how to live) Ooh-ooh ooh-ooh Ooh, ooh-ooh (Without the consequences) Ooh-ooh ooh-ooh Ooh, ooh-ooh
Hanno il fuoco
Beh, io ho le saette Continuano a cacciare Cercando di uccidere la mia speranza
E ovunque io vada Li vedo con la coda dell’occhio Urlando che è finita Urlando che vorrei arrestare questa battaglia
Qualcuno può dirmi Come vincere una battaglia? Qualcuno può dirmelo La paura è dentro?
Voglio imparare a vivere Senza conseguenze Voglio imparare a vivere Senza conseguenze
FIRST LEGO LEAGUE 2019 al BARTOLO! pubblicato il 09/01/2019
Da quest’anno, l’Istituto “Michelangelo Bartolo” di Pachino è Regional Partner della First® Lego® League Italia:una sfida mondiale per qualificazioni successive di scienza e robotica tra squadre di ragazzi dai 9 ai 16 anni (dalla quarta elementare alla seconda superiore, non obbligatoriamente della stessa classe o istituto) che progettano, costruiscono e programmano (con l’uso esclusivo dei materiali LEGO® Mindstorms) robot autonomi, applicandoli a problemi reali di grande interesse generale, ecologico, economico, sociale, per cercare soluzioni innovative.
La manifestazione richiede ai suoi partecipanti di effettuare una ricerca con tutti i criteri caratteristici del protocollo scientifico su una problematica attuale.
Quest’anno sono 178 le squadre italiane che parteciperanno a INTO ORBIT, la sfida riservata ai ragazzi più grandi e 120 i team per MISSION MOON, la sfida dei più piccoli.
Dieci giornate di qualificazioni suddivise in sei sedi diverse, dislocate in tutta Italia.
Alla finale nazionale, in programma a Rovereto l'8 e il 9 marzo 2019, accederanno 28 squadre.
Il nostro istituto nella sede di V.le Aldo Moro ospiterà nei giorni 23 e 24 febbraio le gare di qualificazione per Calabria e Isole .
Ecco l’elenco delle squadre partecipanti:
GRAZIE MARTA! pubblicato il 08/01/2019
Un grazie alla docente di lingua inglese Marta Biordi Celeste che ha dato l’opportunità agli studenti dell’Istituto Istruzione Superiore “M. Bartolo” di sostenere l’esame Cambridge English, livello B1, sessione giugno 2018.
Grande esempio di altruismo e generosità, in sinergia con le sue doti di pazienza e tanta dolcezza che esprimono quell’atteggiamento di offerta gratuita, il volontariato.
“While you have a thing it can be taken from you, but when you give it, you have given it. No robber can take it from you. It is yours then forever when you have given it. It will be yours always. That is to give.” (James Joyce)
I.T.I.S. diurno e serale (Elettronica ed Elettrotecnica - Meccanica, Meccatronica ed Energia )
I.T.I.S. Settore Tecnologico indirizzo Trasporti e Logistica (ex Nautico)
Liceo Scientifico - Liceo Classico Liceo delle Scienze Applicate - Liceo delle Scienze Umane - Serale