Sud Express è il nuovo progetto musicale di Franco Del Prete, figura centrale nella storia della musica napoletana che con gli Showmen, prima, e i Napoli Centrale, poi, ha fatto da battistrada al cosiddetto Neapolitan Power.
Batterista dal drumming potente ed espressivo e, allo stesso tempo, paroliere raffinato, Franco Del Prete ha dato vita a questo nuovo progetto con rinnovata energia ed ispirazione mettendo in piedi una band che ne asseconda alla perfezione il suo talento di artigiano della musica.
“L’ultimo apache” è l’album d’esordio dei Sud Express, fotografia fedele ed appassionante della nuova avventura di un ragazzino di sessant’anni.
Tredici canzoni per tredici storie di vita quotidiana descritte con la sensibilità di chi ama raccontare di uomini e donne che vivono lontano dai riflettori. Storie del nostro sud che Franco Del Prete e i Sud Express eleggono a universale luogo dell’anima.
Una dopo l’altra si susseguono le storie di “Sud Express”, treno immaginario zeppo di gente onesta che da cento anni non arriva alla meta; di “‘A terra mia”, canto d’amore per la propria terra che anche è un grido di risposta ai clan criminali che ne infangano la storia e la natura; di “Maria Maddalena”, donna capace di scelte radicali nel nome dell’amore; di “Zi’ Nicola”, contadino che vuole essere ballerino spagnolo anziché emigrante; di “Veleno”, come quello che scorre nelle vene di chi non ti vuole più bene o di “L’ultimo apache”, indiano metropolitano che sfida addirittura S. Gennaro per un po’ di giustizia.
C’è amore, lotta, passione ne “L’ultimo apache”, e c’è musica di qualità assoluta. Musica sempre suonata, che rifugge le alchimie elettroniche rivelandosi amalgama perfetta di suoni e umori mediterranei. Musica impreziosita da partecipazioni importanti come quelle di Raiz, Ernesto Vitolo e Daniele Sepe, Sasà Mendoza e Corrado Paonessa e dalla presenza, come compositore, dell’amico di sempre James Senese.
“L’ultimo apache” è un cd che vale più di un ascolto.
“L’ultimo apache” è un cd che sa di vinile.
Il videoclip di "Veleno" tratto dall'album "L'ultimo apache" con l'amichevole partecipazione di Peppino di Capri.
Tecnico = Innovazione e risorsa per il futuro pubblicato il 06/12/2010
In una società nella quale il progresso economico e sociale è strettamente connesso allo sviluppo tecnologico, ottimamente si delinea il rilancio dell'istruzione tecnica a dare una risposta articolata alle domande del mondo del lavoro e delle professioni.
Il compito degli istituti tecnici è quello di far acquisire agli studenti le competenze necessarie al mondo del lavoro e delle professioni, e di sviluppare le capacità di comprensione e applicazione delle innovazioni della scienza e della tecnica.
L'ambiente dove maggiormente si svolgono i processi formativi è il laboratorio nel quale si opera individualmente o in gruppo, al fine di consolidare le conoscenze e abilità, e di verificarne la spendibilità in fase operativa.
Come previsto dalla nuova riforma sull'istituto tecnico, i nuovi indirizzi del SETTORE TECNOLOGICO sono finalizzati a favorire l'inserimento dei giovani nel mondo del lavoro e a dare a coloro che vogliono proseguire gli studi delle solide basi per intraprendere facoltà ingegneristiche o tecnico-scientifiche.
Infatti è solo attraverso percorsi formativi pratici che si svolgono in laboratorio, in azienda e in aula che i giovani possono scoprire le loro capacità e la passione per un lavoro futuro e/o per studi universitari.
Il motivo per cui le famiglie dovrebbero scegliere per i propri figli i percorsi degli istituti tecnici sono i seguenti:
maggiore probabilità di trovare lavoro e in tempi più brevi
tassi di occupazione più alti
remunerazioni più elevate
solide conoscenze di base per intraprendere percorsi universitari di tipo ingegneristico e tecnico-scientifico
In Italia, infatti, le superiori tecniche e professionali sono 1.800 con 870 mila studenti e alle 320 mila offerte di lavoro, rispondono solo in 142 mila. I tecnici sono la linfa del sistema Paese, una concreta risposta alla crisi, il motore dell'industria.
Gli Istituti Tecnici con la Riforma diventano i Centri di Innovazione del Paese dove si costruisce il futuro dei giovani.
Più stage, tirocini, alternanza scuola-lavoro, e un’offerta formativa più flessibile e coerente con le esigenze del territorio e del mondo produttivo. La scuola si apre alla collaborazione con le realtà esterne e si arricchisce dell’ausilio di esperti.
Lezioni di andrologia al Bartolo pubblicato il 06/12/2010
Informare gli studenti sull'importanza della prevenzione sulle problematiche dell'apparato genitale. Questo l'obiettivo del progetto "Prevenzione andrologica giovani adulti" nato tra i banchi dell'istituto "M. Bartolo"....
Restituiti gli Argenti di Morgantina pubblicato il 04/12/2010
Consegnati ieri al museo di Aidone (Enna) i preziosissimi manufatti cesellati a mano del terzo secolo avanti Cristo che trent'anni fa, nel 1984, erano stati trafugati per finire al Metropolitan di New York dopo essere stati acquistati sul mercato clandestino per una cifra pari a 2.700.000 di dollari.
Dopo una lunga tournèe in tre tappe – al Museo Nazionale di palazzo Massimo di Roma, al Museo Salinas di Palermo e all’Esposizione Universale di Shangai – venerdì il 3 dicembre 2010, il prezioso servizio d'epoca ellenistica, è ritornato finalmente a casa, al Museo Archeologico di Morgantina ospitato in Aidone nel secentesco Convento dei Cappuccini.
La consegna del prezioso e atteso carico è avvenuta ieri a cura del Soprintendente per i Beni Culturali e Ambientali di Enna, Fulvia Caffo, e della responsabile dell'Unità Operativa Archeologica della Soprintendenza, Carmela Bonanno che avevano in custodia gli argenti a Palazzo Varisano. Ad attenderle al museo il neo-direttore del Parco Archeologico di Morgantina, nonché architetto Enrico Caruso. A vigilare su tutta l'operazione i carabinieri del Nucleo Tutela del Patrimonio Artistico Siciliano coordinati dal comandante Giuseppe Marseglia
L’inaugurazione della mostra è avvenuta alle 15.00, alla presenza del presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo.
Nella mattinata a partire dalle 9,30, nell’ex Mattatoio, ha avuto luogo un Convegno-Tavola rotonda dal titolo “Sacri agli Dei”. Hanno aperto la giornata con il loro saluto il Sindaco di Aidone Filippo Gangi, il Prefetto di Enna Giuliana Perrotta, l’Assessore Regionale dei BB.CC. e dell’idendità siciliana Sebastano Missineo, il presidente della Provincia Giuseppe Monaco e la Soprintendente ai BB CC e AA. Fulvia Caffo.
Si sono alternati, quindi, affrontando il tema da vari punti di vista: Enrico Caruso, il professore Malcom Bell, che ha curato lo scavo della casa di Eupolemo da dove nel 1980 era stato trafugato il tesoro d’argento, Pietro Guzzo già Soprintendente di Pompei, Silvio Raffiotta il Magistrato, Jeanette Papadopoulos della Direzione Generale del Ministero dei BB.CC. e il comandante Giuseppe Marseglia Comandante. Il dibattito è stato introdotto e moderato da Gesualdo Campo Dirigente generale del Dipartimento dei BB.CC. e dell’Identità Siciliana e concluso con l’intervento dell’onorevole Francesco Rutelli che nel 2007, in qualità di ministro dei Beni culturali Cultura, siglò l'accordo bilaterale fra Italia e Usa per la restituzione di una serie di reperti trafugati illegalmente dal nostro Paese, venduti a ricchissimi collezionisti ed esposti per anni nei musei statunitensi.
L’allestimento della esposizione degli splendidi corredi è stato progettato e curato dallo stesso Enrico Caruso che ha recuperato un grande ambiente finora usato come area di deposito e restauro. «Per creare una nuova scena degna di ospitare gli Argenti - spiega Caruso - sono stati svuotati degli ex magazzini: una delle sale, illuminata da tre ampie finestre, è il locale più bello e luminoso del museo. In progetto c'è il raddoppio della superficie del museo che, con l'arrivo della Venere e con il sito di Morgantina, diverrà una meta ineludibile per la conoscenza delle antiche civiltà della Sicilia e del Mediterraneo».
Per contestualizzare il reperto nel suo habitat originario, è stata allestita una mostra dei reperti che il professore Bell ha trovato nello scavo della Casa di Eupolemo, dove il ricco morgantino aveva nascosto il tesoro perché non cadesse nelle avide mani degli occupanti, i mercenari ispanici al soldo di Roma comandati da Moerico, durante il saccheggio seguito alla presa della città nel 211 a.C.
Una collezione di 15 pezzi con raffinatissimi vasi e piatti in argento dorato alcuni dei quali finemente cesellati a mano, come il medaglione con Scilla, destinati dal loro proprietario, l'Eupòlemos inciso su alcuni reperti, alla mescita del vino e delle spezie nei banchetti e ai riti sacri. «Sacro agli dei», infatti, recita l'iscrizione su uno dei reperti: il piccolo altare (bomìskos) dove gli antichi greci erano soliti bruciare i profumi durante i momenti di preghiera. I pezzi risalgono al 240 avanti Cristo.
Tra l’altro sono state esposte le due monete che hanno segnato un po’ la storia dei preziosi reperti: il pezzo da cento lire del 1978, che data inevocabilmente lo scavo clandestino, e la moneta di bronzo databile tra il 216 e il 212 a.C., che invece testimonia l’epoca del nascondimento del tesoro, gli anni della distruzione e del saccheggio di Siracusa e delle città alleate da parte dei romani nel corso della seconda guerra punica.
Il Museo, in un allestimento affascinante e per certi versi sorprendente, espone da un anno gli Acroliti di marmo delle dee di Morgantina, probabilmente Demetra e la figlia Persefone. Il ciclo dei rientri “ Il Ritorno delle Dee” si chiuderà all’inizio del 2011 con l’arrivo della cosiddetta Venere, la splendida statua di scuola fidiaca, dal museo di Malibù in California.
Dal 4 dicembre 2010, i turisti potranno fruire del servizio di guide professionali gratuite per visitare Morgantina e di guide locali per visitare il centro storico nonché del servizio di miniguide per le chiese principali e la Biblioteca Comunale. Inoltre, g. 3 e 4, all’interno del Centro Accoglienza Turistica, nell’ex Mattatoio le associazioni presenteranno i prodotti delle loro attività, mentre in centro, alla Proloco gli artigiani e i creativi locali esporranno i loro manufatti.
Prevenzione andrologica giovani adulti pubblicato il 02/12/2010
Nasce il progetto “Prevenzione Andrologica Giovani Adulti”, promosso dall’Istituto di Istruzione Superiore “Michelangelo Bartolo” di Pachino. Esso si prefigge l’ambizioso obiettivo di informare i ragazzi, nella maniera più chiara e corretta possibile, sull’importanza della prevenzione, fornendo le occasioni di diagnosi precoce e di trattamento di tutte le problematiche urogenitali e rassicurandoli sulla completa curabilità delle più frequenti malattie dell’apparato urogenitale maschile. E’ stato già organizzato il primo incontro in data 20 novembre scorso. Mentre le studentesse di alcune stylei quarte e quinte dell’Istituto si recavano a visitare la Comunità Incontro di Pozzallo, gli studenti delle stesse stylei hanno assistito alla conferenza di Giuseppe Candiano, Dirigente Medico del Reparto di Urologia dell’Ospedale Cannizzaro di Catania, che ha relazionato sul tema “Patologie uro - andrologiche nell’età giovanile”.
“Si stanno drammaticamente constatando tra i giovani -afferma il dottor Candiano- tutti gli effetti dell’abuso di sostanze dopanti e di droghe da discoteca sulla funzione erettiva e riproduttiva; inoltre, l’ abolizione del servizio militare obbligatorio, che prevedeva per tutti la visita di leva, ha ulteriormente concorso a ridurre le occasioni di diagnosi di questa patologie spesso ignorate perché misconosciute. A tutto ciò si deve sommare, purtroppo, la ancestrale ritrosia del maschio italiano a porre sul tappeto problemi che riguardano la propria sessualità, considerandoli erroneamente riduttivi della propria “virilità”. Negli ultimi dieci anni l’attenzione degli urologi e degli andrologi si sta rivolgendo sempre più nei confronti degli adolescenti e dei giovani adulti in quanto le problematiche che possono insorgere in questa fascia d’età, spesso di lieve entità e facili da curare (infiammazioni urogenitali, varicocele, anomalie anatomiche come la fimosi, il frenulo corto o gli incurvamenti congeniti del pene, neoplasie testicolari, deficit erettivo, eiaculazione precoce) se trascurate, possono portare a quadri molto più complessi (infertilità, disturbi sessuali di vario genere, disseminazione di tumori testicolari con riduzione dell’aspettativa di vita).
Uno sguardo alla tabella sottostante rende evidente come alcune di queste malattie abbiano un’incidenza molto alta, con picchi anche del 40% in età giovanile.
Principali malattie andrologiche dell’adolescente e del giovane adulto
Incidenza
Varicocele
20-25%
Anomalie anatomiche del pene (fimosi,frenulo corto)
Urge, pertanto una accurata informazione e questo oggi è stato possibile nel “ Bartolo” grazie alla sensibilità dimostrata verso questi problemi da parte del Dirigente professore Giovanni Blanco, aperto e disponibile a tutto quanto possa aiutare ad EDUCARE i suoi studenti.”
Positivi i riscontri fra gli studenti del “Bartolo” che attendono con ansia , anche se con un poco di paura, il prossimo incontro. Infatti lo specialista dottor Candiano si è reso disponibile per dei colloqui personali e per sottoporre tutti gli studenti delle ultime stylei a visite gratuite in un ambulatorio opportunamente predisposto presso la sede centrale dell’Istituto “Bartolo” di Pachino. Continua così l’iter per l’educazione alla salute attuato anche quest’anno dal “Bartolo”: già, in collaborazione con l’Azienda Sanitaria Provinciale di Siracusa, la professoressa Marisa Pindo, referente per l’educazione alla salute, nel mese di ottobre ha organizzato per le studentesse delle stylei quarte e quinte del “Bartolo”, una campagna di informazione per la prevenzione delle emoglobinopatie che si è concluso con uno screening per la ricerca dei portatori sani della talassemia (meglio conosciuta come anemia mediterranea).
Dispositivi elettrici e ottici su silicio pubblicato il 01/12/2010
A marzo, i ricercatori IBM avevano annunciato la realizzazione di chip in grado di comunicare con impulsi luminosi anziché segnali elettrici. Questi Nanophotonic Avalanche Photodetector (NAP) sono più veloci e si pongono come evoluzione importante verso il raggiungimento di una migliore efficienza energetica computazionale, con implicazioni significative per il futuro dell'elettronica.
Questo traguardo è stato raggiunto grazie al passaggio dall'elettronica standard a quella fotonica. I materiali utilizzati invece sono abbastanza comuni: il NAP è costituito infatti da silicio e germanio, lavorati, a basso costo, con normali processi di fabbricazione tipici dei semiconduttori.
Qualche giorno fa, negli stessi laboratori di IBM, i ricercatori svelano una nuova tecnologia per chip, che integra dispositivi elettrici e ottici sulla stessa basetta di silicio. IBM spera così di spingere verso i sistemi di Exascale computing, in modo che i chip siano in grado di eseguire milioni di trilioni di calcoli al secondo.La nuova tecnologia è chiamata CMOS Integrated Silicon Nanophotonics, e offre un'alta densità di integrazione dei singoli componenti ottici su un unico chip.
I device così prodotti hanno una grande capacità di low-loss e un'elevata ampiezza di banda dati. Inoltre, poiché i framework CMOS sono comuni, il prezzo di questa tecnologia è piuttosto contenuto. Infatti, come ha spiegato Solomon Assefa in un'intervista per ZDNet UK, i chips che utilizzano la tecnologia CMOS possono essere prodotti nelle fonderie di semiconduttori esistenti, aggiungendo solo un paio di moduli di elaborazione a un flusso standard di fabbricazione CMOS, come mostra questa immagine, estrapolata dalla pubblicazione illustrativa di IBM:
In questo modo IBM è convinta di aver sorpassato la concorrenza, e in particolar modo Intel: Assefa spiega infatti che la principale differenza fra la tecnologia IBM e quella concorrente sta nel fatto che Intel ha messo in cantiere chip CMOS e chip nanofotonici, mentre IBM integra entrambi su un unico pezzo di silicio.
Come si può leggere (e un po' fantasticare) nell'annuncio ufficiale, il chip 3D del futuro sarà costituito da diversi strati collegati tra loro da fitti fori: lo strato inferiore sarà esso stesso un processore, dotato di molte centinaia di core; lo strato di memoria (o strati) si troverà in cima e fornirà un rapido accesso alle cache locale; sullo stack invece sarà allocato lo strato fotonico con molte migliaia di singoli dispositivi ottici e circuiti elettrici analogici. Quest'ultimo strato giocherà un ruolo fondamentale per fornire un'ampia larghezza di banda tra core e traffico off-chip e per regolare il traffico dati grazie a una serie di interruttori nanofotonici. L'obiettivo finale di questo progetto — dicono gli addetti ai lavori — è di sviluppare una tecnologia per l'integrazione on-chip dei circuiti nanofotonici ultra-compatti per la manipolazione dei segnali luminosi, analogamente al modo in cui i segnali elettrici vengono manipolati nei chip dei computer.
Questa tecnologia segue la tendenza attuale dei sistemi di calcolo ad alte prestazioni, che aumenta il parallelismo di elaborazione a tutti i livelli utilizzando multithread, aumentando il numero di chip in rack e blade, il numero di core in un chip. E' pensabile che essa trovi utile impiego nei centri di elaborazione dei dati, in quanto le comunicazioni ottiche garantiscono importanti capacità di calcolo ed elevato parallelismo.
Riforma Gelmini: Sì alla Camera pubblicato il 30/11/2010
In un clima pesante di scontri, in una Roma militarizzata con il centro invaso dai lacrimogeni, di proteste ovunque, la Camera ha approvato il testo di riforma dell'università firmato da Mariastella Gelmini. Il testo ora andrà in terza lettura al Senato, il 9 dicembre, per l'approvazione definitiva.
In particolare a Roma gli universitari volevano arrivare a Montecitorio ma ciò è stato impedito dalle forze dell’ordine. Occupazioni poi un po' ovunque: tetti di facoltà, almeno di 18 stazioni, strade, autostrade, come a Bologna e Pisa, e monumenti. A Parigi studenti italiani hanno esposto uno striscione anti Gelmini sull'Arco di Trionfo. Ripercussioni naturalmente sul traffico ferroviario e in quello urbano. La capitale e Firenze sono rimaste a lungo paralizzate.
Il bilancio della giornata è comunque non grave, anche considerata l'ampiezza della protesta: secondo l'Unione degli Universitari in tutto il Paese sono scesi in strada in almeno 400 mila studenti. Si sono registrati alcuni tafferugli soltanto a Genova e alla stazione di Bologna (quattro feriti lievi tra i giovani), oltre agli incidenti di Roma, nella zona di via del Corso, nelle adiacenze della Camera dove alcuni manifestanti hanno cercato di forzare una postazione di blindati e sono stati respinti con una carica. La polizia ha lanciato lacrimogeni. Tre feriti tra le forze dell'ordine e almeno un ragazzo fermato.
Per il ministro Mariastella Gelmini le migliaia di studenti che l'hanno contestata sono solo frutto di una “sinistra che mistifica”.
E sui manifestanti Berlusconi ha fatto sentire il suo parere: ''Gli studenti veri sono a casa a studiare, quelli in giro a protestare sono dei centri sociali e sono fuori corso''. Secca la replica di Bersani: ''Mi pare che nella stragrande maggioranza studenti e ricercatori si sono mossi in modo pacifico. Ha impressionato Roma militarizzata, mai vista così, se si è arrivati a questa tensione è per irresponsabilità del governo che ha perso la testa e la presa sui problemi del paesè'. Contro replica del ministro dell'Interno Roberto Maroni: ''Grande responsabilità delle forze dell'ordine che hanno subito violenza e stanno gestendo una situazione molto complicata”.
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A fine e mese pubblicato il 27/11/2010
Il Gruppo Operaio è un collettivo che nasce nel 2008 . Tutti i componenti (voci, tammorre, chitarra, fiati, fisarmonica, basso) facevano tutti parte di 'E Zezi di Pomigliano d'Arco. Praticamente la quasi totalità della formazione che negli ultimi anni ha suonato in tutta Italia e in Europa col nome, appunto, di Zezi. In particolare Matteo D'Onofrio (voce) e Sebastiano Ciccarelli Miciariello (voce e tammorra) che furono tra gli operai fondatori. A “Catene”, che è il primo cd di Gruppo Operaio, hanno partecipato, inoltre, altre pietre miliari delle storia di E Zezi di Pomigliano d’Arco come: Marcello Colasurdo, Gaetanao Caliendo, Daniele Sepe tanti altri musicisti amici, come: Luigi Moschetti, Charles Ferris, Loredana Carannante, Paolo e Vittorio Termini, Davide Costagliela, Franco Perreca, Mimmo Maglionico, Roberto Sansone, Giuseppe Giacco, Patrizia Di Fiore e altri. Il progetto realizza un sound che contamina la musica popolare del sud Italia conservando tutta la forza mantrica dei suoni e delle voci della nostra tradizione. La band è composta da: Matteo D'Onofrio: Operaio. Voce e anima storica dei Zezi di Pomigliano D'Arco da più di 30 anni. Sebastiano Ciccarelli (Miciariello): Operaio ' Tammorraro 'e voce della VERA tradizione delle tammorre e, anche lui da 25 anni, cuore pulsante dello storico gruppo di Pomigliano D'Arco Gianni Mantice : fondatore, chitarrista e autore degli Almamegretta e Darmadar. Chitarrista di 99 Posse (1997-1999) dei Zezi e di Marcello Colasurdo Vincenzo Ciccarelli (Miciariello Jr.) : Tammorraro e cantante della nuova generazione.Talento naturale allevato a pane e feste popolari fin da quando aveva 12 anni. Tammorra storica della Paranza di Marcello Colasurdo Pasquale Volante : Bassista Storico dei Zezi e fondatore della Paranza di Colasurdo Fabio Soriano : Flautista e grande suonatore di 'ciaramella' ma soprattutto grande studioso della musica popolare italiana Francesco Migliaccio: Virtuoso della fisarmonica e grande cultore della musica popolare italiana.
La fisarmonica di riferimento delle tammurriate in tutta la Campania Loredana Carannante: Voce verace impregnata della più naturale napoletanità che la rende una grande promessa della futura musica folk
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Invisibili catene avvolgono le nostre menti e cominciano a imprigionare le nostre anime.
Il nostro tempo è oscurato dal "fare"di una elite di esseri che, se in passato potevamo identificare come coloro il cui unico obiettivo sembrava essere l'accumulo del capitale e del potere,oggi, hanno scopi ben più difficili da comprendere.
I governi sovranazionali delle banche non sono più un ipotesi, ma la tragica realtà che, con l'aiuto di politicanti fantoccio,stanno portando l'Umanità e la Vita tutta del pianeta verso un baratro che, fino a qualche tempo fa,solo i racconti di fantascienza osavano ipotizzare.Purtroppo la stragrande maggioranza delle persone si muove nella assoluta incoscienza o totale incredulità rispetto alla realtà in cui siamo immersi come in una putrida palude di sabbie mobili.
Occorre assolutamente che si capisca,che l' INFORMAZIONE (quella vera) è un bene prezioso che mai ci sarà offerto dalle televisioni e dai giornali del potere e bisogna quindi imparare a procurarsela, finchè sarà ancora possibile, dalla rete e da tutti i canali alternativi alla propaganda di regime.
Ma occorre, sopra ogni altra cosa, che ogni uomo e donna, studente, operaio, impiegato,coltivatore,artigiano, immigrato,professionista,prete, politico o altro che sia, si riappropri del senso dell'essere UOMO ,della gioia di avere il dono di una vita da essere umano da vivere e si assuma la responsabilità di fare in modo che le prossime generazioni siano Uomini e Donne e non solo un esercito di consumatori schiavi .
La nuova protesta degli studenti pubblicato il 25/11/2010
Contro i tagli alla scuola pubblica e la riforma dell'università in molti istituti d'Italia sono partite occupazioni e autogestioni. Tra tutte le città è Palermo ad emergere: qui quasi tutti gli istituti superiori sono in stato di agitazione.
ROMA, BLITZ LAMPO DEGLI STUDENTI AL COLOSSEO - Un'occupazione a sorpresa di una frangia numerosa di ragazzi che hanno protestato contro contro i tagli all'istruzione e che hanno deciso improvvisamente di staccarsi dal corteo principale. Alcuni di loro, dopo aver scavalcato i tornelli, si sono arrampicati fino al secondo anello e hanno acceso dei fumogeni rossi, tra lo stupore dei turisti. Poi sono usciti e si sono diretti alla metro.
STUDENTI, FERITI E VARI CONTUSI IN CORTEO A MILANO - Non e' ancora noto un bilancio ufficiale dei brevi tafferugli che si sono verificati durante il corteo studentesco, a Milano, contro il ddl Gelmini. Prima i disordini sono nati nei pressi di Piazza Leonardo da Vinci e poi in viale Abruzzi all'angolo con viale Gran Sasso. Gli organizzatori del corteo hanno affermato che vi sono stati 6-7 feriti e hanno parlato di ''carica selvaggia'' e di ''brutale aggressione'' da parte delle forze dell'ordine. La Questura ha invece precisato che in entrambi i casi si e' trattato di brevi tafferugli per impedire al corteo di recarsi, in un caso a occupare la stazione Fs di Lambrate, e nell'altro di continuare a sciamare per le vie della citta' e che comunque ''si trattava di percorsi non autorizzati''. Il 118 ha trasportato una sola persona, da viale Abruzziall'opsedale Fatebenefratelli: si tratta di uno studente di 18 anni dell'Istituto Manzoni.
SCONTRI A FIRENZE, CONTUSI 5-6 STUDENTI E UN AGENTE - Sono 5 o 6 gli studenti rimasti contusi ieri mattina durante gli scontri all'Universita' di Firenze dove era in corso un dibattito con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Daniela Santanche'. Uno di loro, che sarebbe stato colpito al volto, si e' recato al pronto soccorso dell'ospedale di Careggi.Un contuso anche tra gli agenti durante il lancio di uova dei manifestanti contro il cordone di forze dell'ordine che impediva l'accesso al padiglione dove si svolgeva il dibattito.
PISA, STUDENTI OCCUPANO TORRE PENDENTE - Alcune decine di studenti universitari si sono staccati da un corteo di circa 2.000 persone e di corsa sono entrati all'interno della Torre Pendente in piazza dei Miracoli. All'esterno centinaia di loro hanno formato un cordone umano per impedire l'accesso ai turisti. Gli studenti raggiunto l'ultimo anello e si sono affacciati dalla balaustra. Nella piazza centinaia di turisti, molti dei quali stranieri, hanno seguito la protesta.
TRIESTE: MANIFESTANTI 'ABBRACCIANO' ATENEO - Un ''abbraccio'' di gruppo di studenti, ricercatori e docenti ha circondato ieri l'edificio centrale dell'Universita' di Trieste. Circa 150 persone - secondo quanto riferito dagli organizzatori - si sono strette simbolicamente attorno all'Universita', per contestare la riforma Gelmini. La notizia del rinvio a martedi' del voto sul disegno di legge e' stata accolta con soddisfazione, e come una dimostrazione dell'importanza della mobilitazione di questi giorni.
I.T.I.S. diurno e serale (Elettronica ed Elettrotecnica - Meccanica, Meccatronica ed Energia )
I.T.I.S. Settore Tecnologico indirizzo Trasporti e Logistica (ex Nautico)
Liceo Scientifico - Liceo Classico Liceo delle Scienze Applicate - Liceo delle Scienze Umane - Serale