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    Blog notizie

    Adesione alla rete CLIL (Content and Language Integrated Learning)
    pubblicato il 05/02/2015

    logo repubblica

    Istituto d’Istruzione Secondaria Superiore
    “M.BARTOLO”

    LICEO Scientifico – Liceo Scientifico Tecnologico – Liceo delle Scienze Umane
    ITIS (Meccanica, Meccatronica e Energia- Elettronica ed Elettrotecnica – Informatica e Telecomunicazioni)
    ITIS Serale (Meccanica, Meccatronica e Energia- Elettronica ed Elettrotecnica – Informatica e Telecomunicazioni)
    Viale A. Moro – 96018 Pachino (SR) – Tel.e fax 0931/020131 – 0931 020132
    Via Fiume – 96018 Pachino (SR)- Tel. E fax 0931 846359
    www.primopachino.it – Email sris01400g@istruzione.itsris01400g@ec.it – C. F. 83002910897

    Firmato l’accordo di rete di insegnamento CLIL-Sicilia Provincia di Siracusa a durata triennale a partire dall’a.s. 2014-15 avente come scuola polo provinciale l’IISS “E. Majorana” di Avola.

     

    Leggi il protocollo di rete 

     


    Nuovo Stage Formativo in Gran Bretagna (C1)
    pubblicato il 01/02/2015

    "Con l'Europa investiamo nel vostro futuro"
    PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE
    Azione C1
    "Interventi formativi per lo sviluppo delle competenze chiave
    comunicazione nelle lingue straniere
    "
    2007IT051PO007 F.S.E.
    Anno Scolastico 2014/2015
    C-1-FSE-2014-1127


    Per visualizzare e/o scaricare gli appunti, fare click sui sottostanti bottoni.


    Piano Integrato 2013-14Avviso per la presentazione delle proposte relative all’azione C1

    Riferimenti bando: 676Bis – 23/01/2015
    Codice progetto nazionale: C-1-FSE-2014-1127
    Titolo del progetto: LET'S SAIL TOGETHER!

     

      

    Determina n° 36
    Determina n° 37
    Allegato D - Disciplinare di Gara
    Bando di Gara
    Circolare Stage all'Estero
    Avviso agli alunni delle classi quarte
    Bando Selezione Allievi
    Domanda Allievi
    Reclutamento Esperti Esterni
    Bando Tutor Interni
    Domanda Tutor Interni

     

     

    Firma DS

     


    Esame di Stato 2014/2015 Materie e svolgimento della seconda prova
    pubblicato il 31/01/2015

    Maturità 2015, date e seconde prove.

    Dopo giorni di attesa da parte degli studenti, il ministero dell’Istruzione ha comunicato via Twitter le discipline in cui i candidati si cimenteranno il giorno dopo il tema di italiano. Mentre gli studenti del Liceo Classico, che lo scorso anno si sono imbattuti nella versione di greco, affronteranno la prova di latino, il compito di matematica accomunerà la giornata del 18 giugno di entrambi gli indirizzi delLiceo Scientifico, il tradizionale e quello di Scienze Applicate.

    Le Scienze Umane rappresenteranno la seconda prova dell’omonimo Liceo, mentre per le Scienze Umane a indirizzo Economico-Sociale, la seconda prova verterà su Diritto ed Economia politica. 

    I ragazzi degli istituti tecnici, se frequentanti l’indirizzo Amministrazione, finanza e marketing, si cimenteranno in Economia Aziendale. Inglese invece per l’indirizzo turistico. Disegno, progettazione e organizzazione industriale per chi studia Meccanica, Meccatronica e Energia. Struttura, costruzione, sistemi e impianti del mezzo per l’indirizzo Trasporti e Logistica. Progettazione Multimediale per gli studenti di Grafica e Comunicazioni. Sistemi per gli studenti di Elettronica ed elettrotecnica

    Ecco la circolare che il Miur sta inviando alle scuole e che specifica le modalità di svolgimento e le tipologie del secondo scritto. Si parte il 17 giugno.

     CM-01-2015

     


    Bruno Segre: vittima e testimone delle leggi razziali
    pubblicato il 30/01/2015

     

    Nell’ambito delle iniziative didattico-culturali ed educative previste, in occasione della Giornata della Memoria, il nostro Istituto continua la sua riflessione sull’Olocausto con lo storico e saggista Bruno Segre  che ha incontrato i nostri  studenti giorno 30 presso il Cinepoliteama di Pachino. 

    Storico e saggista, nato a Lucerna nel 1930, Segre vive a Milano dove ha studiato filosofia alla scuola di Antonio Banfi. Nel 1938, quando vengono promulgate le leggi razziali, viene bandito da tutte le scuole del Regno d’Italia.

    In seguito si laurea in Filosofia, si occupa di sociologia della cooperazione e di educazione degli adulti nell’ambito del Movimento di Comunità fondato da Adriano Olivetti nel 1947.Ha insegnato in Svizzera dal 1964 al 1969.

    Oggi come testimone della persecuzione e della discriminazione, lavora da anni a diffondere la conoscenza delle vicende del popolo ebraico e della Shoah in Italia e all’estero

    Per oltre dieci anni fa parte del Consiglio del “Centro di documentazione ebraica contemporanea” di Milano; per molti anni, dal 1991, presiede l’associazione italiana “Amici di Nevé Shalom Wahat as-Salam” una comunità di ebrei e arabi palestinesi che hanno creato un nuovo metodo educativo con il quale i bambini crescono imparando due lingue, la propria e quella del “nemico”.
    Nel quadro di un’intensa attività pubblicistica, ha dedicato contributi a vari aspetti e momenti della cultura e della storia degli ebrei.

    È direttore della rivista di vita e cultura ebraica Keshet, edita dell’omonima associazione.

    Tra le sue opere: Gli ebrei in Italia, Giuntina, Firenze 2001; Shoah, [Il genocidio degli ebrei in Europa - Un manuale per capire Un saggio per rifettere] Il Saggiatore, Milano 2003; Israele : paura e speranza, 2014

    Ai giovani del "Bartolo" dice:

    Dopo la mia espulsione dalle scuole, nel ’38, mio padre fece domanda per ottenere l’autorizzazione a riportarmi in classe: gli fu negata. Dopo pochi giorni, morì fulminato da un ictus. Le leggi razziali hanno ucciso mio   padre”, afferma lo storico”.

    L’esperienza dell’Olocausto ha segnato profondamente la vita del saggista, che continua a ricercare i  perché di tale atrocità ,giungendo alla conclusione che "non c’è  un  perche’ , la SHOAH è stata…"

    La scuola ha il compito di fare memoria, il fare memoria significa  anche cercare di capire quali sono le dinamiche che fanno da retroterra ai genocidi affinché non si ripetano.

    Per Approfondire

         GLI EBREI IN ITALIA

    Per ventuno secoli, dai tempi di Roma repubblicana a oggi, gli ebrei hanno abitato l''isola della
    rugiada divina", cioè l'Italia, secondo la tenera e immaginosa etimologia ebraica del nome. Una storia a lungo oscura, talvolta dolorosa, sempre ricca di fascino, che in realtà è la somma delle vicende di tante comunità per lo più cittadine, da Roma a Venezia, da Milano a Palermo, da Mantova a Ferrara a Livorno, per secoli raccolte nei loro quartieri o nei ghetti, intorno alle sinagoghe. Più che una storia dunque, un insieme di storie particolari e diverse, che il libro racconta con documentata chiarezza; vicende "intime", ma sempre insente in un quadro più ampio e complesso e riallacciate alla grande geografia dell'ebraismo internazionale e della Diaspora.

     


    Night Will Fall
    pubblicato il 26/01/2015

    NIGHT WILL FALL
    (Perché non scenda la notte)

    Regia di André Singer

    Giovedì 22 gennaio ore 22.45 Rai3 - Prima Visione TV

     

    “Alla fine della guerra ho fatto un film che doveva mostrare la realtà dei fatti avvenuti nei campi di concentramento nazisti. Atroce. Era ancora più atroce del peggior film d’orrore. Nessuno lo ha voluto vedere. Ma quel film non mi ha più abbandonato”.

    Alfred Hitchcock

     

    Night Will Fall, prodotto dal regista Stephen Frears e diretto da André Singer, documentarista, docente universitario, nonché presidente del Royal Anthropological Institute, è un’operazione unica nel suo genere. Il film è basato su materiale interamente inedito. Raccoglie le prime testimonianze visive degli orrori filmati dai cineoperatori all’interno dei campi di concentramento (in particolare, dal campo tedesco di Bergen-Belsen) all’indomani della loro liberazione. Si tratta di immagini girate dalle forze inglesi, russe e americane, che l’allora Ministro delle Comunicazioni britannico e successivamente fondatore della Granada Television, Sydney Bernstein, incaricò di riunire, assieme a numerose interviste ai sopravvissuti allo sterminio, in un documentario che testimoniasse, in modo inequivoco e una volta per tutte, l’indicibile vastità dei crimini perpetrati dal regime nazista ai danni delle comunità ebraiche e di tutta l’umanità. Furono allora chiamati a partecipare grossi nomi dell’Intellighenzia britannica, quali i cineasti Alfred Hitchcock e Stewart McAllister ed il futuro Capo di Gabinetto Richard Crossman. Dopo aver visionato le immagini riprese dai soldati britannici e russi nel '45 a Bergen-Belsen, Hitchcock rimase lontano dai Pinewood Studios per una settimana, traumatizzato e sotto shock. Nelle intenzioni degli Alleati, il film avrebbe dovuto essere proiettato al popolo tedesco per mostrare di cosa fosse stato corresponsabile, ma si ritenne poi che fosse meglio non colpevolizzare e scioccare troppo i Tedeschi per avviare una fruttuosa collaborazione con la Germania post-nazista.

    Il film, che contiene immagini particolarmente crude - rimase così dimenticato negli archivi di stato britannici per decenni, fino a quando, nel 1985, fu riscoperto da un ricercatore nell’Imperial War Museum e poi trasmesso dal canale tv britannico PBS Frontline. Adesso è stato restaurato integralmente in digitale ed arricchito di ulteriore materiale inedito e di interviste ai sopravvissuti del campo e ai cinegiornalisti che girarono quell’orrore.

     

    In occasione del 70° Anniversario della Liberazione e Giorno della Memoria il film è andato  in onda su Rai3 giovedì 22 gennaio, mentre martedì 27 gennaio sarà diffuso in diversi altri paesi  - principalmente da reti concessionarie di servizio pubblico - tra cui l’americana HBO, Channel 4, ARD, DR, VPRO, NRK, SVT, YLE, SVT, TVP, RTV, RTSVO, RTP, Phoenix e le israeliane KESHET e Channel 8.

     


    Il Dramma dell’Olocausto
    pubblicato il 26/01/2015

                           “Io sono il mio numero” regia e testo di Tatiana Alescio 

     

    Nella suggestiva ed elegante  cornice del teatro “Tina Di Lorenzo” di Noto 250 alunni  del Bartolo giorno 23 Gennaio  hanno assistito allo spettacolo teatrale  “Io sono il mio numero”,  finalista al Premio Drammaturgia Shoah 2014 promosso dall’Università Tor Vergata di Roma, in collaborazione con il Ministero dei Beni Culturali .

    Lo spettacolo, inserito in un percorso didattico sulla Shoah, ha visto come protagoniste del cast sette donne Giuliana Accolla, Rossella Bonafede, Valentina Ferrante, Laura Giordani, Tatiana Alescio, Aurota e Beatrice Trovatello.

    Il sipario si apre su un filo spinato che delimita il palco, all’interno il racconto dell’esperienza in un campo di concentramento dove le donne spogliate di tutto sono marchiate con un numero, quel numero che sarà la loro identità per sempre.

    Una storia che ha raccontato con chiarezza, ma in tutta la sua drammaticità, quello che la deportazione è stata e che ha comportato .

    Le protagoniste di età, nazionalità ed estrazione sociale e culturale diversa vivono lo stupore iniziale della deportazione e poi le atrocità e le sevizie subite insieme ai loro bambini, all’interno dei lager. 

    Torture affrontate con dignità da madri e giovani ragazze consapevoli di essere precipitate nel buio di una mostruosa operazione di annullamento delle identità. 

     Noi insegnanti , accompagnando gli alunni in questo percorso , abbiamo semplicemente e  fedelmente seguito  il suggerimento di Primo Levi, che in una famosa citazione afferma : 

     “L'Olocausto è una pagina del libro dell'Umanità da cui non dovremo mai togliere il segnalibro della memoria.

    Gli alunni, coinvolti emotivamente nell’assoluto silenzio, hanno avuto modo di comprendere che il teatro è un mezzo artistico capace di entrare nelle loro coscienze.

    Non sono mancati i momenti di commozione.

    Infine gli applausi scroscianti hanno testimoniato che i nostri giovani studenti hanno pienamente apprezzato “ la bellezza ” che l’arte, in tutte le sue forme, è capace di offrire.

     

     


    IL LADRO DI SOGNI
    pubblicato il 22/01/2015

    C’era una volta un ladro di sogni, che girovagava nelle città e nelle case dei fanciulli per rubare le aspirazioni di questi ultimi. Poco più in là, in un paese non molto lontano, viveva una giovane sognatrice, ricca di speranze e progetti; il suo nome era Sofia. Di nome e di fatto la ragazza era molto saggia, dedita alla famiglia e a ciò che comunemente viene indicato come buono e giusto. Ella viveva in simbiosi con la natura e da essa traeva le sue aspirazioni. Sofia non si confondeva mai, aveva mille idee che sapeva sempre riordinare. In primis, amava lo studio, infatti voleva diventare un dottore, affinché potesse aiutare i malati nella lotta con la vita; amava anche l’arte, Sofia dipingeva tutto ciò che la mente fruttava, paesaggi infiniti e fantasiosi; poi amava poetare, scriveva in versi e in rime buffe. Sofia era una ragazza modello, aveva la stima di tutti, così crescendo, con il tempo, decise di rincorrere i suoi sogni iscrivendosi in una delle scuole più facoltose. In un primo momento tutto andò per il verso giusto, ma come in tutte le favole c’è sempre l’antagonista di turno che mette i bastoni tra le ruote. Nel frattempo il ladro di sogni, assetato, sentiva pulsare qualcosa dentro di sè che lo direzionava verso Sofia. Dopo qualche tempo, avendo cercato a lungo, ecco che la trova: stava lì, seduta tra i banchi di scuola, composta, ordinata, attenta; solo una ciocca di capelli color oro le sfiorava il volto, ciuffo cascante dalla lunga treccia che poggiava su tutta la schiena. Il ladro di sogni, vedendola, si affrettò a sedersi accanto a lei iniziando a persuaderla porgendole alcune domande: <<Ciao Sofia, cosa stai facendo così attenta alle parole del maestro? >> e la giovane rispose: <<Ciao, e tu chi sei? Io ascolto per imparare affinché possa raggiungere i miei sogni, tu non hai dei sogni? >> <<Io sono “Stato” e non ho dei sogni perché non esistono, tutto ciò in cui credi è solo frutto della tua fantasia, Sofia>> << Stato? Che nome è questo?>> << Il mio nome deriva dal latino status e vuol dire condizione, stabilità, tutto l’opposto della fantasia e dell’astratto; io sono l’altissimo, colui che governa luoghi e persone, non hai mai sentito parlare di me? >>

    <<Emm … no! Status, stato o non so chi tu sia, grazie per le delucidazioni, ma non sono interessata ai tuoi progetti>>. << No, aspetta … non andare via, io posso essere tuo amico, e se tu concederai a me i tuoi sogni, io li renderò stabili e concreti. Ci pensi? L’astratto con il reale! >> << Non saprei, forse mi hai convinto, ok mi affiderò a te, Stato.>> << Perfetto, Sofia, sarà tutto facilissimo, potrai fare ciò che vuoi e realizzare tutto grazie a me. Ah … una sola richiesta: devi rispettare le mie leggi! Ma tu sarai brava, lo so, perché rispetti tutto ciò che porta al giusto e al bene, vero Sofia? >> << Certo che si! Sarà fatto. >> E in quell’istante Sofia aveva fatto un patto con Stato, non sapendo che la sua vera identità fosse proprio quella d’essere il ladro di sogni. Passarono i giorni, i mesi, gli anni, e la condizione di Sofia andava peggiorando: a casa, in famiglia, ma soprattutto a scuola; tutto sembrava sempre più difficile, tanti ostacoli ... troppi! Sofia non si arrendeva, perché aveva ancora la forza di sognare, ma le leggi di Stato le impedivano tante cose, e più passava il tempo più si rendeva conto di quanto queste regole fossero corrotte e sbagliate. Lei studiava, povera ragazza, ma non era più buona, non era mai abbastanza, poteva fare di più; doveva fare di più. Iniziò ad essere giudicata per numeri, ma Sofia non era una semplice cifra, lei era ben altro, era sete di cultura, voglia di fare e realizzarsi, cose che la scuola non riusciva più a darle. Contemporaneamente, il ladro di sogni si nutriva delle debolezze e dei fallimenti di Sofia, che alimentava sempre con nuove leggi ingiuste che la ragazza doveva rispettare, dati i patti. Ella si ribellava, non le piacevano le condizioni di Stato, l’aveva ingannata; ma più lei si opponeva ,più peggiorava la sua situazione. Sofia a lungo a andare diventò debole, non voleva più acculturarsi, non ne aveva voglia, era stanca, aveva sempre sonno ... era oramai l’unica maniera per poter sognare. Nelle ingiustizie, Sofia giunse alla bocciatura, la più brutta delle umiliazioni e dei metri di giudizio che potessero esistere, perché lei, la ragazza saggia, non andava più bene e non era idonea intellettualmente per continuare i livelli successivi. Oh, povera Sofia, come ci rimase male, non riusciva più ad impegnarsi, tutti la giudicavano senza chiedersi come e perché fosse diventata così, senza conoscere i soprusi e le violenze psicologiche che le venivano inflitte quotidianamente, ma lei non si opponeva più, ascoltava in silenzio, e sapete perché? Perché Sofia aveva perso i suoi sogni, le speranze, le ambizioni, era diventata come tutti gli altri: cosciente. “Doveva fare per dovere, doveva vivere per pagare, doveva pagare per realizzarsi.” Stato, nel contempo, si arricchiva sempre di più, adesso aveva rubato i sogni della più ambiziosa tra le sognatrici: Sofia; mentre lei lottava con se stessa per riuscire nuovamente a sognare.

    Oggi Sofia è una ragazza di venti anni, alla ricerca di sogni e nuovi progetti, una ragazza che sarà in grado di creare nuove ambizioni realizzandole con pazienza, in un mondo dove Stato governa, e mangia i desideri altrui, smaterializzando gli “iuvenes” (giovani) per agevolare se stesso e i “senes” (adulti).

    Chiara Di Martino

    V C Liceo Classico

     


    In piazza un pezzo di classicità
    pubblicato il 19/01/2015

    Piazza Vittorio Emanuele invasa dai giovani In occasione della notte bianca dedicata al liceo classico che si è svolta in tutta Italia. Prima partecipazione all’evento per l’Istituto Superiore “Michelangelo Bartolo”, che nella giornata di venerdì 16 è riuscito  ad avvicinare e a coinvolgere tanti ragazzi alla cultura classica e a ravvivare la piazza centrale per tutto il pomeriggio fino alla mezzanotte, con una serie di iniziative che hanno stupito tutti i presenti.

    Musica, teatro e letture tra le principali attrazioni della serata, eseguite tutte dai ragazzi dell’istituto non solo in greco ma anche in inglese. Attenzione anche alle pratiche culinarie dell’epoca con degustazioni di piatti e ricette tipiche dell’era romana, il tutto per rendere il più realistico e veritiero possibile questo tuffo nell’era classica. Riscoperta del passato ma con lo sguardo sempre rivolto al futuro, per l’occasione infatti sono stati installati degli stand per far conoscere le innovazioni tecnologiche della scuola, come ad esempio le attività svolte nel laboratorio di robotica.

     

    Notte Bianca Liceo Classico 16-gennaio-2015 Notte Bianca Liceo Classico 16-gennaio-2015 Notte Bianca Liceo Classico 16-gennaio-2015 Notte Bianca Liceo Classico 16-gennaio-2015
    Notte Bianca Liceo Classico 16-gennaio-2015 Notte Bianca Liceo Classico 16-gennaio-2015 Notte Bianca Liceo Classico 16-gennaio-2015 Notte Bianca Liceo Classico 16-gennaio-2015
    Notte Bianca Liceo Classico 16-gennaio-2015 Notte Bianca Liceo Classico 16-gennaio-2015 Notte Bianca Liceo Classico 16-gennaio-2015 Notte Bianca Liceo e Open Day 2014




    Il Collegio Docenti del Gulli e Pennisi, dopo il grande successo della Notte Nazionale, ha elaborato questo documento che, se condiviso e migliorato altri licei, potrebbe essere inviato a chi ci governa. Leggetelo attentamente e scrivete le vostre osservazioni.

    Notte Bianca Liceo Classico 16-gennaio-2015 Notte Bianca Liceo Classico 16-gennaio-2015

     


    Nuovo Orario Classi ITIS dal 07 gennaio 2015
    pubblicato il 06/01/2015

    Orario definitivo ITIS  dal 07 gennaio 2015

      Tabellone classi ITIS

      Orario singole classi ITIS

     


     
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