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      Scritto da Prof. S. Giannitto   22/05/2011
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    250° anniversario Pachino «Riscoprire le origini e recuperare le radici del passato è una scelta strategica e cruciale, perché è fondamentale per promuovere il territorio». Questa la sfida lanciata alla società civile di Pachino dal preside della Facoltà di Scienza Politiche di Catania prof. Giuseppe Barone alla chiusura della seconda giornata del convegno organizzato dall’associazione Ikana.
    Barone, rievocando lo sbarco alleato del 1943, aggiunge:
    «Pachino è stata la porta del Mediterraneo attraverso la quale la democrazia si è ripresa l’Europa distrutta dal Nazifascismo e lo sbarco alleato, nell’occasione imminente del suo 70° anniversario, costituisce un  evento da valorizzare. Pachino è un comune giovane e possiede due caratteristiche da promuovere, ovvero la trasformazione del paesaggio, che mostra una Sicilia ricca di storia ed economia e trasformazione di assetti produttivi oltre che un territorio in continua trasformazione agroindustriale e la vocazione marinara e turistica del territorio che non è in contraddizione con quella agroindustriale.  Il problema è come coniugare le diverse caratteristiche. Bisogna fare uno sforzo in questo senso, perché la storia locale è un’occasione per fare conoscere il territorio e lanciare messaggi».
    Proposte e idee di autorevoli studiosi e docenti universitari, intervenuti alla due giorni del convegno che si è tenuto al Palmento di Rudinì e all’ antica tonnara di Marzamemi il 20 e il 21 c.m., hanno suggellato l’importanza della conoscenza del passato per la valorizzazione del presente e del futuro.
    Così il prof. Antonello Capodicasa ha edotto i presenti sul sistema difensivo costiero delle torri e del forte su Capo Passero , la dott.ssa Francesca Buscemi ha proposto la valorizzazione del tempio ellenistico di S.Lorenzo Vecchio, mentre la prof.ssa Francesca Trapani ha  evidenziato le testimonianze archeologiche nel territorio del periodo romano.
    Importante anche i contributi di Lorenzo Guzzardi, dirigente della Soprintendenza di Siracusa, che all’apertura del convegno ha sottolineato e, per alcuni dettagli anche svelato, come molte zone dell’attuale Comune pachinese fossero popolate già nel periodo preistorico da diverse “culture”: da quella “castellucciana” a quella di “Rodi-Tindari”. Particolare importanza le capanne ritrovate nella zona di Cozzo Cugni e il villaggio della zona di Vulpiglia. Ritrovati anche frammenti della cultura maltese a Cugni Morghella, che testimoniano come i rapporti tra l’aerea di Capo Pachino e Malta fossero già avviate in quell’epoca.
    Tra gli interventi citiamo quelli della docente universitaria  Lina Scalisi, del preside della facoltà di architettura di Siracusa prof. Carlo Truppi,  di  Lucia Arcifa, Claudio Torrisi, Eugenio Magnano di San Lio, Maria  Rosaria Vitale, Giuliana Reale, Tania Rizza, Salvatore Santuccio e la prof.ssa Rosa Savarino che ha trattato la fondazione della città nel feudo Scibini, l’emigrazione di coloni maltesi e la crescita urbana e la processualità edilizia a Pachino evidenziando la ricchezza cartografica nell’archivio storico comunale, definita «un patrimonio nel patrimonio».
    Ma tornando alla giornata conclusiva, il prof. G. Barone ha parlato poi del Risorgimento, del pachinese Diego Arangio, del barone Antonio Di Rudinì , lamentando come ancora non sia stata scritta una biografia su un così autorevole personaggio, e poi ancora ha ricordato l’insediamento della comunità evangelica alla fine dell’800, il connubio col partito socialista e la “riconquista” cattolica ad opera di monsignor Simone Sultano.
    Salvatore Adorno, docente universitario ha messo in rilievo l’importanza della zona sud del Siracusano, e di Pachino, nell’ambito del ruolo “ambiguo” del capoluogo provinciale, Siracusa, «che non è stato in grado di tenere fermo un territorio provinciale conteso tra nord e sud».
    Tra gli interventi anche quello di Roberto Bruno sull’assetto agricolo del territorio tra otto e Novecento, di Giovanni Schininà che ha esaminato i flussi elettorali e le dinamiche politiche nel ‘900 e quello di Rosario Mangiameli, che ha parlato della Pachino del dopoguerra.
    Nel pomeriggio sono poi state effettuate delle visite guidate nelle contrade a maggiore rilievo storico: tra queste Cugni, Morghella, Vulpiglia, le torri Fano e Scibini.
    Tra i sostenitori dell’iniziativa ricordiamo il Consorzio Universitario”Archimede” di Siracusa, la sezione italiana del Pen Club, il Consorzio Igp Pomodoro di Pachino e gli istituti di istruzione superiore I.P.S.A.R.T. “P. Calleri” e I.I.S.S. “ M.Bartolo”.
    Come assicurato dall’assessore Piero Scala, tutti gli atti del convegno saranno pubblicati a breve.



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