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      Scritto da Prof. S. Giannitto   18/04/2011
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    Buona Pasqua anche a loro!

    Le associazioni per la protezione degli animali LAV, ENPA e OIPA da tempo gridano in tutte le piazze d'Italia il loro dolore e orrore per il massacro dei giovani agnellini che si compie ogni anno per Pasqua. Quest'anno ad Arezzo i volontari, con le mani "insanguinate" con una vernice per colpire l'attenzione dei passanti, hanno coinvolto molti cittadini in un flash mob contro la crudele usanza di mangiare gli agnelli, ma anche i capretti, per festeggiare la Pasqua. protesta-strage-agnelli
    L'azione si è svolta in piazza Risorgimento dove si è sentito chiaramente, diffuso da un altoparlante, dopo un lungo belato, il lamento dell'agnellino che viene ucciso ancora oggi in maniera barbara: “a volte con uno stordimento preventivo”, hanno spiegato gli organizzatori, “a volte a freddo, viene sgozzato e lasciato agonizzare a testa in giù. Tutto questo per un'usanza che niente ha a che vedere con la più importante festa della comunità cattolica”.
    I cuccioli di agnello hanno appena un mese di vita quando vengono strappati alle loro madri. “Molti arrivano dai paesi dell'Europa dell'Est”, hanno spiegato gli organizzatori, ”costretti a lunghi viaggi in TIR senza cibo, senza acqua e senza possibilità di muoversi. Lasciamo quindi immaginare le condizioni in cui si trovano all'arrivo nei macelli italiani”.
    Tra il materiale informativo, è stato distribuito anche un menù di Pasqua senza crudeltà, preparato con i prodotti della terra. L'invito rivolto a ogni persona sensibile nei confronti degli animali o che abbia senso di giustizia è stato quello di non festeggiare la Pasqua con un pezzo di agnello - o di qualsiasi altro animale - nel piatto, ma di provare invece altre buonissime ricette.

    Ricordiamoci che:

    Come gli uomini, anche gli animali provano sentimenti, di paura, dolore, ma anche di gioia, affetto, amore. Non c'è alcuna giustificazione per ucciderli”.

     


     
     

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