Scritto da Forte Francesca 18/03/2011 |
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“Noi crediamo realmente nell’esistenza di Satana, ma non come raffigurazione di noi stessi, bensì come vero Dio nel quale portiamo adorazione”. E’ così che si descrivono gli appartenenti a quelle sette sataniche, che hanno dato vita ad un fenomeno davvero inquietante. Contrariamente a quanto si credeva fino a qualche tempo fa, esso non riguarda solo le grandi metropoli, anzi.. Sempre più spesso, infatti, ci giungono notizie circa il ritrovamento di tracce di sedute spiritiche e di riunioni sataniche anche nei dintorni del nostro territorio.
Candele nere, croci capovolte, stelle a cinque punte disegnate con terriccio bianco sono tra i più noti simboli esoterici.
La maggior parte dei seguaci di queste sette è rappresentata da individui che considerano opprimenti le “ vecchie” religioni e decidono di rivolgere lo sguardo a qualcosa di nuovo. I loro riti di solito culminano nel sacrifici di piccoli animalo, in particolar modo i gatti. Durante le cerimonie vengono assunte sostanze stupefacenti e si consumano strani riti sessuali.
Tra i seguaci ci sono persone di ogni estrazione sociale, fino ad arrivare a giovani con alle spalle famiglie di prestigio.
I siti Internet rappresentano i canali preferiti per pubblicare e descrivere i rituali al fine di diffondere la “religione”. Sono state compilate anche delle leggi, quasi un decalogo e chiunque degli adepti non le rispetti può andare incontro a severe punizioni che posso giungere fino alla pena più terribile, la Morte.
Dinanzi all’allargarsi di questo fenomeno e al proliferarsi di minore religioni ci vien da chiedere se la causa di tutto ciò non stia nella crisi della religione cristiana.
Però dal mondo cattolico giunge a tal proposito una smentita ed emerge la convinzione che ad essere malata è la società civile che oggi, purtroppo, si sta svuotando di quelli che sono i veri valori, per lasciare quindi il posto a quello che oggi viene considerato il valore per eccellenza, la ricchezza, possesso di denaro. Tuttavia, l’uomo, poiché non può vivere di solo denaro, va alla ricerca di nuove dottrine, che si ispirano a principi completamente diversi da quelli della nostra chiesa cattolica perché rilevati obsolete o troppo rigide da rispettare. A spingere verso un sempre più marcato degrado spirituale credo, purtroppo, che contribuiscono oggi anche le frequenti scene di violenza e l’esortazione al male che giunge a noi giovani da fonti diversi, non ultime quelle di programmi televisivi.
Diciamo allora di no ad una società sfiduciata e malata e adoperiamoci per un recupero di tutti quei valori umani e morali su cui una società civile deve reggersi.
Forte Francesca
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