Scritto da Giuliana Dinatale 15/04/2011 |
Totale Visite: 7789 |
|
|
Chi di noi non si è mai imbattuto contro un amico a giocare a “Tris”? Sicuramente nessuno! E’ uno dei passatempi più famosi al mondo e forse anche uno dei più scontati, date le sue facilissime regole; inoltre, bastano semplicemente una matita ed un foglio di carta, o un gessetto ed una lavagna o ancora un bastoncino e della sabbia per potervi giocare. Eppure, dietro la sua apparente banalità, si nascondono tanti aspetti curiosi che quasi nessuno conosce.
Le origini del tris non sono note con precisione: alcune ricerche sostengono che giochi molto simili fossero diffusi già nell'antico Egitto; a Roma invece esisteva un gioco chiamato “terni lapilli”, in cui, però, non venivano utilizzati i simboli comuni a noi, X e O, bensì tre pezzi mobili per sfidante. In Italia, al giorno d’oggi, il gioco è noto come Tris, ma anche come filetto, crocetta e pallino, fila tre, cerchi e croci; In Inghilterra è noughts and crosses (zero e croci); negli Stati Uniti tic-tac-toe (con le varianti tick-tat-toe e tit-tat-toe); in Francia si chiama morpion (piattola); in Spagna ta-te-ti, tres en raya, juego del gato, triqui; in Portogallo e Brasile jogo da velha o jogo do galo ("gioco della vecchia" o "gioco del gallo").
Nel suo gioco, il tris offre 255.168 possibili combinazioni che, però, non considerando le partite simmetriche (le partite che si presentano uguali ruotando la griglia), si riducono a 138. Nonostante ciò, seppur giocato in modo ideale da entrambi gli sfidanti, il tris conduce quasi sempre ad un inevitabile pareggio.
Con l’avvento della tecnologia e l’uso più frequente del computer, nel 1952 il Tris è diventato un videogame; creato in un unico modello per il computer ESDAC, è stato chiamato OXO. Esso, inoltre, viene considerato il primo videogame in assoluto. Negli anni Ottanta è stato realizzato invece un computer capace di giocare a Tris utilizzando i pezzi del kit di costruzioni Tinkertoy (una specie di Lego per bambini): questo programma funziona perfettamente e non ha mai perso una partita contro l’uomo.
|