Progetto in rete
SMART-FARM
Un drone si alza in volo e perlustra, metro per metro, un campo o una serra. Con i sui sensori riconosce una pianta infestante che, riducendo le disponibilità di acqua e nutrienti, ne determina una minor produzione.
Il drone comunica a un robot al suolo l'esatta collocazione della pianta infestante, che nel giro di pochi minuti viene raggiunta e monitorata o eliminata.
Non è fantascienza ma un progetto internazionale di ricerca approvato anche dalla Commissione europea,
Il progetto, al quale collabora anche l'istituto "M. Bartolo" insieme a diverse aziende, Centri di ricerca e Università, mira a sviluppare soluzioni a elevato valore tecnologico, attraverso la condivisione di competenze di diversi settori: dalla robotica all'informatica, dalla biologia all'agronomia.
Insomma, è la cosiddetta agricoltura di precisione, un innovativo modello produttivo che consente, con l'ausilio di strumenti a elevato valore tecnologico come, appunto, robot e droni, di monitorare lo stato di salute delle piante coltivate, consentendo trattamenti mirati e localizzati, con notevole risparmio dei fattori produttivi potenzialmente inquinanti o una loro totale eliminazione.
Queste nuove tecnologie si sposano perfettamente con i metodi di produzione biologica, e mirano a diffondere i principi dell'agricoltura di precisione nelle aziende agricole del territorio.
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